Tue, 1 February 2022 - By Marco Biagioli and Erica Melargo
Good morning everyone!
Oggi per il piacere vostro e soprattutto del nostro Marco facciamo un po’ di storia. Avete portato tutti il libro? No? Nota sul libretto!
Scherziamo.
Aria sulla quarta corda in sottofondo prego!
Conoscete la regola 80/20? Originariamente veniva chiamata Principio di Pareto, in onore di Vilfredo Pareto che agli inizi del ‘900 aveva notato empiricamente una correlazione in diversi campi: il 20% delle piante di pisello del suo giardino generavano l’80% dei baccelli di pisello; e lo stesso fenomeno riscontrava nella distribuzione della proprietà terriera in Italia e nella produzione industriale, ossia il 20% della popolazione italiana aveva la proprietà dell’80% dei terreni e così via per le industrie.
Anche negli affari ci si rese conto come nella maggior parte dei casi il 20% dei clienti costituivano l’80% del proprio giro.
Possiamo far sfumare il sottofondo musicale, grazie!
Questo per presentarvi questa regola che in fondo porta con sè un concetto molto semplice, che si può applicare nella vita di tutti i giorni.
Con questa regola 80-20 possiamo provare a stabilire quelle che sono le nostre priorità, che ci permettono di vivere meglio, e focalizzarci su di quelle. Proviamo allora a selezionare in questo momento della vita il 20% di ciò che è rilevante e determinante passando da ciò che dobbiamo fare necessariamente (compiti e attività), i comportamenti positivi che ci rendono migliori anche agli occhi degli altri, i rischi da evitare, i rapporti da proteggere. Noi abbiamo elencato alcuni punti, poi voi potete e anzi dovete analizzare in profondità la vostra situazione e andare a ricercare nello specifico, in un aut aut l’essenziale e l’inessenziale.
Concentrandoci su quel 20% avremo risolto l’80% dei problemi.
Qualcuno di voi certamente mi sta per chiedere? E del 20% dei problemi rimanenti cosa possiamo fare? Lo stesso Pareto diceva che concentrarsi su questo 20% restante significava e comportava un dispendio di energie dell’80% quindi 4 volte tanto di quanto si è speso per l’80%.
La legge di Pareto significa volere rinunciare al perfezionismo. La società di oggi mi sembra spesso troppo tendente al perfezionismo, troppo spesso incline a imporre dall’esterno questa immagine.
Per molti è difficile rinunciare al perfezionismo, sia nell’ambito lavorativo sia nel privato. Anche se nella maggior parte delle volte ci fa vivere male: anche se ci andiamo vicino troviamo sempre qualcosa che non va, in ciascun ambito agiamo.
È forse però quella voglia esasperata di perfezionismo a tutti i costi che genera i problemi più grossi e che non riusciamo a risolvere.
Seguendo Pareto, quando vediamo che ciò che è attorno a noi va bene all’80%, dovremmo considerare il risultato soddisfacente, non accontentandosi semplicemente ma considerando i frutti comunque importanti del nostro lavoro e che ci fanno stare bene.
Perché allora vivere male, in ansia, per cercare di passare dall’80% al 90% quando poi non si guarderà ad avere guadagnato un 10% ma al 10% che ci manca dalla perfezione?
Vivi bene! Concentrati sull’essenziale! La perfezione non appartiene all’uomo!