Tue, 12 October 2021 - By Marc Vezzi
Step 4: carpe diem! Confidando il meno possibile nel domani!
Buongiorno spettatori di Britalians TV!
Ben tornati in questo viaggio alla ricerca di sé stessi nel deserto nuvoloso che a volte può diventare la nostra vita.
Oggi quelle nubi, pur schiarite molto, ci paiono ancora piuttosto scure, e anzi più minacciose del dovuto. L’immagine che abbiamo di esse in realtà non è quella reale! Essa è filtrata dalla proiezione che facciamo del nostro stato d’animo su di loro: i pensieri, le preoccupazioni, le malinconie: tutto ci fa vedere più scuro di quanto è realmente!
Abbiamo iniziato un percorso, di costruzione di una mentalità sana di approccio alla vita.
È importante però considerare in un certo modo la vita affinché possiamo viverla pienamente. Abbiamo ricordato la scorsa volta come la vita non abbia di per sé senso nella misura in cui non siamo noi a darle senso, a darle valore, a cercare obiettivi, sogni e speranze che le diano un significato.
E quello che è importante è quindi viverla pienamente, attimo dopo attimo.
Perché la vita è un brivido che vola via, che se non afferriamo momento dopo momento rischiamo di lasciarla andare senza che ci abbia dato alcunché se non dispiacere, amarezza, rimorso per quanto non abbiamo sfruttato quando ce ne veniva data la possibilità.
È quello che è emerso per esempio in “You wake up tomorrow and you are 20 years old”, episodio di Marco Mingles (https://www.youtube.com/watch?v=2M3OdUQPsVk) dove il nostro Marco ha intervistato diversi pendolari sui treni del Regno Unito. In particolare, alla domanda del titolo di questa puntata la maggior parte delle persone ha sempre la stessa reazione: cambiare lavoro e quindi perseguire qualcosa che davvero ti piace; cercare di mantenere quante più relazioni ma soprattutto le più importanti per sé stessi. Se notate, nessuno mai dice che avrebbe voluto ubriacarsi di più, fare feste, spendere, perché alla fine l’importante non viene visto nel piacere “sfrenato” del tutto e subito e con banchetti e feste di luculliana memoria. I soldi non sarebbero serviti a gioire maggiormente, perché, come dice un antico proverbio cinese, «“Con i soldi puoi comprare un’abitazione ma non “casa”. Con i soldi puoi comprare un orologio ma non “tempo”. Con i soldi puoi comprare un letto ma non “riposo”. Con i soldi puoi comprare un libro ma non “cultura”. Con i soldi puoi comprare un medico ma non “buona salute”. Con i soldi puoi comprare una posizione ma non “rispetto”. Con i soldi puoi comprare sangue ma non “vita”. Con i soldi puoi comprare sesso ma non “amore”.». Bensì per loro ora sarebbe stato importante allora indirizzarsi sul presente, senza essere troppo preoccupati su quello che sarebbe avvenuto in futuro: realizzare sé stessi, cogliendo con un proprio equilibrio interiore e a pieno gli attimi di presente concessi.
Cogliere l’attimo! Carpe diem diceva il poeta latino Orazio nelle sue Odi. E aggiungeva: “quam minimum credula postero” (“confidando il meno possibile nel domani”).
Una delle più ricordate e celebri sentenze della latinità, nonché una delle più fraintese. L’invito del poeta non è da intendersi come una ricerca “malata”, frenetica, “insana” del piacere. È bensì, e deve essere, all’apprezzare ciò che si ha e anzi a godere fortemente di ciò che ci è dato.
L’uomo non può né conoscere il futuro né determinarlo. Può agire solo sul presente. Deve quindi concentrarsi su sé stesso, le proprie occasioni, le opportunità e le gioie che si presentano in questo momento, oggi, senza avere speranze vane né timori per il futuro.
Ed è questo che ci sentiamo di trasmettere nell’articolo di oggi: cogliete l’attimo! Confidando il meno possibile nel domani!