Tue, 21 September 2021 - By Marc Vezzi
Step 1: il sole c’è sempre, anche se non lo vedi, come quando nevica!
Buongiorno spettatori di Britalians TV!
Torniamo alla nostra serie dedicata a voi, ai nostri consigli per il raggiungimento di una vita soddisfacente, appagante e appagata.
La scorsa volta eravamo fermi in mezzo al deserto, senza bussola.
Attorno a noi tutto ciò che avevamo costruito fin allora in frantumi, in macerie, a terra. Ma si può costruire di nuovo? Dove troveremo la forza?
La bussola è persa, per trovare il nord avrò bisogno del sole! Ma il sole è coperto dalle nuvole! Non lo vedo ma c’è, e c’è sempre! “Come il sole quando nevica”! (Il momento è ora, Doro Gjat)
Ecco ciò da cui bisogna partire!
Siamo rimasti la scorsa volta al nostro Marco 23-24enne, in crisi dopo la fine degli studi. Dopo avere studiato molto e concluso il suo percorso universitario si è trovato a non sapere chi fosse. E ha capito ciò perché voleva fare mille cose ma non sapeva davvero cosa fare, non sapeva chi fosse!
Arrabattandosi per cercare di capire è partito da un punto: essere consapevole chi NON fosse!
Ha iniziato a focalizzarsi su sé stesso.
Tornare all’essenziale, questo è il messaggio!
E l’essenziale sei da una parte te stesso, dall’altra le cose, le persone e le attività che ti fanno stare bene!
E questo lo ha salvato perché lo ha messo nella condizione di iniziare a guardarsi attorno, a cercare di provare e sperimentare varie strade, avendo in mente chiaramente chi non era, e alla ricerca invece chi davvero fosse.
Quindi mentre si aspetta che le nuvole svaniscano e lascino di nuovo posto al sole, l’importanza di non rimanere fermi ma essere sempre alla ricerca! Se abbiamo un qualcosa che facciamo bene e ci piace farla e che ci fa stare bene, facciamola!
Lasciamo chi non ci supporta, chi non crede in noi, e non perde ogni attimo per sottolinearci ciò che non va in noi, continuando così a farci rallentare nel nostro percorso di realizzazione.
“Non lasciarti tentare dai campioni dell’infelicità / della mutria cretina / della serietà ignorante. / sii allegro / ti insegnano a non splendere / e tu / splendi invece”, così incitava Pasolini l’immaginario ragazzino napoletano, “Gennariello”, cui si rivolgeva nelle Lettere luterane.
Perché quello che bisogna tenere a mente è che nessuno è inferiore a nessun altro, tutti hanno delle capacità. E quello che fa da discriminante verso l’impegnarsi in qual cosa è l’interesse in ciò che si fa: con l’interesse, la voglia, la volontà si può far tutto! E magari scoprire qualcosa di sé che non si era mai notata, quindi una capacità, un talento che dà un ulteriore sfumatura all’arcobaleno di colori che stiamo rendendo della nostra vita!
Pertanto, meglio un taglio netto da persone, cose, attività che non ci fanno stare bene. È molto più logico ed efficiente creare una mentalità sana, più che dover continuare a vivere male. Perché attorno a te devi creare un clima di supporto e che ti faccia stare bene e liberare il tuo essere, la tua voglia di vivere. Non abbiamo tempo: è troppo breve la vita per star dietro a chi non sta dalla parte nostra e ciò che ci rallenta!
È scesa la notte. Le nuvole che offuscano il nostro sole non se ne sono andate, e coprono la volta celeste, le stelle e la luna. Mi piacerebbe tanto parlarci: “Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, /
Silenziosa luna?” come il Leopardi del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia. Però questa sera al tramonto c’è stato un qualcosa di inconsueto. Un qualche rossore è balenato dall’orizzonte tra una coltre e l’altra… siamo sulla buona strada?