Mon, 30 August 2021 - By Marc Vezzi
Intervista alla fantastica diplomatica, moglie di Sergio Vieira de Mello!
Come inizia questo episodio.
Good morning everyone!
Come stanno i nostri frizzantissimi Marco ed Erica?
Marco: “In modo fantastico! Mi chiedi queste domande solo quando facciamo lo show!” Che bugiardo Marco! Il principe azzurro nel suo castello-dimora di Londra e ancora si lamenta della dolce cucciola Erica!
Loro sono i nostri due dispensatori di contentezza, e come sempre diffondono felicità e se potessero cercherebbero di taaaaac, porre automaticamente un sorriso sulla faccia di tutti i telespettatori!
Allegria!
Un po’ meno quando arriva la song, anche se effettivamente questa volta a parte un po’ di esibizionismo da parte di Marco fila tutto liscio.
Ecco a voi la meravigliosa Hakuna Matata, il brano di Elton John reso famoso per la sua presenza nel film della Disney, Il re leone.
La storia di una donna coraggiosa, diplomatica ONU.
L’ospite di questa puntata è davvero speciale!
Parleremo di e con una donna coraggiosa, che ha dedicato gran parte della sua vita a lavorare nell’ONU. Con la diplomazia ha cercato di portare nel mondo la pace, soprattutto nelle aree più a rischio. Ci racconterà della sua esperienza, a volte molto pericolosa per la sua vita, a fianco di uno dei più alti rappresentanti di questa organizzazione, su cui di recente è stato fatto anche un film. Presenterà l’organizzazione che ha fondato di recente per espandere l’insegnamento della diplomazia a tutto il mondo. E infine oltre ad aggiornarci sulla situazione pandemica in Brasile ci parlerà della pizza brasileira!
Ecco a voi l’argentina Carolina Larriera, economista argentina, già membro del Dipartimento delle Missioni per il Mantenimento della Pace delle Nazioni Unite.
Ed è in collegamento dalla sua quarantena brasiliana, da San Paolo, con un outfit brasileiro ricco di colori!
Tra le plurime occupazioni il lavoro per l’ONU e il legame con Sergio Vieira de Mello.
Lavorando per le Nazioni Unite ha visitato moltissimi Paesi.
Alla sua destra un dipinto cinese comprato a Beijing con Mao. Questo lavoro certo l’ha aiutata perché nel Sud America non è che siano così ricchi economicamente da permettersi questi lussi.
Nella sua vita ha fatto tantissimi lavori, tanto che oltre alla diplomatica per le Nazioni Unite, insegnante ad Harvard, consulente, ha affrontato milizie, terroristi… una vita super impegnata!
Che si può riassumere nel combattere per i diritti umani.
E questo significa cercare di rompere tutte le barriere (metaforicamente Marco!) per raggiungere i propri obiettivi, barriere che sono soprattutto del cuore e della mente.
E il suo nome è legato a Sergio Vieira de Mello, diplomatico brasiliano e alto ufficiale delle Nazioni Unite, menzionato in alcuni ambienti anche come candidato adatto alla carica di segretario generale di questo organo, che tanto ha fatto per la pace nel mondo. Sergio è morto il 19 agosto 2003 a Baghdad assieme ad altre 21 persone del suo staff, in un attentato all’hotel Canal, sede degli uffici dell’ONU. Carolina è sopravvissuta miracolosamente all’accadimento. Sulla storia degli ultimi 3 anni della vita di Sergio Vieira de Mello, con a fianco la sua Carolina, è incentrato il film Sergio distribuito dalla piattaforma Netflix.
Mai si sarebbe aspettata Carolina di essere co-protagonista di un film, le fa strano. Vedere una parte della sua storia interpretata da una attrice è strano per lei.
Marco: “Erica fa una parodia di me ogni giorno. E non è carino. Si taglia i capelli. E devo pagarla per la performance!”
Carolina non ha mai fatto l’attrice, può ridere sì per finta (applauso!), ma non piangere, e canta solo sotto la doccia!
Dating life in San Paolo.
Abbandoniamo un attimo Sergio e passiamo alle embarassing questions e domande sulla quotidianità di Carolina.
Carolina ora è single, il film è ambientato 17 anni prima, quando lei era 30enne.
Ed è sul mercato quindi come dice Marco, però in quarantena a causa del Covid… non può andare al mercato!
Marco: “Come è la dating life in San Paulo?”
Carolina pensa sia ok, anche se con il Covid è quasi una sfida vestire maschere, pannelli di vetro o plastica per distanziarsi… non c’è magia!
Non c’è magia.
Carolina quindi è a casa, mentre in Brasile si sta passando dall’estate all’inverno come temperature (notare che il “freddo” là è con i 30°), e la gente brama molto di uscire presto.
Esperienze drammatiche come diplomatica ONU.
Carolina come abbiamo ricordato è una diplomatica che ha dovuto viaggiare molto nella sua vita. Ci parla allora della sua esperienza in Paesi molto pericolosi, dove devi avere necessariamente consapevolezza che il livello di sicurezza inevitabilmente cambia.
Ad esempio, a Baghdad la sua vita consisteva nello spostamento casa-lavoro sotto scorta, tanto che per allenarsi doveva fare su e giù per le scale.
Ed ora che dice così anche Marco ha intenzione di farlo, dopo l’intervista!
Marco: “Ti sei allenata ad avere una pistola, un fucile, un bazooka, la granata, il carro armato?”
Lei è allenata a concentrarsi su una prospettiva di sicurezza in tutte le situazioni e alla possibilità che possa cambiare in ogni momento.
Quando si è in pericolo tutto cambia all’improvviso e bisogna stare all’erta. Ci riporta il caso che sparavano al palazzo delle Nazioni Unite dove lavorava e un collega ha chiesto conferme e voleva andare a vedere alle finestre se era vero. Perché Carolina dice che noi siamo uomini, esseri mossi dalla curiosità naturalmente e portati anche al pericolo a causa di ciò.
A Timor Est Carolina doveva dormire con un coltello sotto il cuscino, nell’eventualità di difendere la sua sicurezza. Alla Rambo insomma!
Il film Sergio.
Tornando al film Sergio, esso è basato sugli ultimi anni di vita del marito di Carolina.
Lei pensa sia importante realizzare un film che riassuma in poche ore anni di vita. Anche se spesso ciò porta a lasciare da parte alcuni aspetti che non vengono compresi nella storia.
Lei avrebbe voluto vedere più una parte di storia familiare, la vita normale, non solo la parte della guerra.
E la storia dei due innamorati in realtà non è breve come sembra mostrare il film, che necessariamente semplifica.
In ogni caso un elemento che Carolina ha a cuore di specificare è l’aspetto della sicurezza e la scena in cui l’alto commissario chieda venga spostato un carro armato che sembra fare la guardia all’edificio delle Nazioni Unite in Baghdad. Si potrebbe pensare che Sergio avesse la responsabilità per la sicurezza del palazzo, e invece non era così perché vi erano altri organi deputati a ciò, lui era un diplomatico che con la sua squadra lavorava alla transizione verso le elezioni.
Quindi è importante precisare che non è successo che Sergio abbia responsabilità dell’attentato per aver fatto spostare il presidio alla sede, non era ciò di sua competenza. E in ogni caso contro una auto-bomba un carro armato poco avrebbe potuto fare.
E così si è consumato quello che è stato definito l’“11 settembre” dell’ONU, che ha cambiato la storia dell’Iraq e delle Nazioni Unite stesse.
Prima di lavorare per l’ONU Carolina lavorava nel distretto finanziario di NY ma sentiva in sé il bisogno di qualcosa di più, di una sfida più grande che le facesse avere un impatto reale e deciso sulla gente. Anche un piccolo apporto può fare in realtà la differenza, e perciò si è impegnata in questo nuovo lavoro.
La cooperazione per un mondo migliore. L’importanza della curiosità.
Come ricordano i nostri Marco ed Erica, Carolina è davvero un essere umano fantastico: se tutti fossero come lei e i nostri conduttori la gente si aiuterebbe l’un l’altro e il mondo sarebbe migliore!
E ci dà un altro insegnamento.
Pur essendo in quarantena nella sua casa lei ha una prospettiva e pensa che avere un orizzonte di riferimento e un senso siano sempre necessari da trovare nella propria vita. Si è sì chiusi in casa, ma con Internet si può essere collegati a tutti ugualmente, certo in una situazione di emergenza, ma è questo un privilegio che non tutti possono avere.
Erica: “Quale è la più bella esperienza che hai nel cuore?”
Carolina ha avuto tante esperienze ma di base porta nel cuore le genti nuove che ha incontrato. Perché tu spesso non sai ma vicino a te c’è qualcuno che ha fantastiche storie da raccontare ed esperienze. E ci manca la curiosità molte volte di raschiare un po’ la superficie e scoprire inimmaginabili.
L’appello è alla curiosità: siamo curiosi! Interroghiamo le persone che ci stanno vicino e scopriremo storie fantastiche!
Impareremo dalle esperienze di questi e ci arricchiremo.
Carolina ha acquisito una certa saggezza da ciò e ciò se lo porta dietro ancora.
Sergio Vieira De Mello Center.
Un dialogo davvero arricchente! Carolina nonostante ciò che ha passato trasmette positività, prospettive, voglia di vivere.
Assieme alla madre di Sergio, Gilda Vieira de Mello, ha fondato una organizzazione ONG in suo onore, chiamata Sergio Vieira De Mello Center. Si trova questa su Instagram, Facebook, c’è il sito web.
Il Centro si concentra sulla democratizzazione dell’insegnamento della diplomazia in modo che coloro che non hanno accesso possano sviluppare competenze molto richieste nel mercato del lavoro: la capacità di parlare in pubblico, la negoziazione, risoluzione dei conflitti, galateo, la correttezza nell’esprimersi possono essere utili per l’inserimento dei giovani sul posto di lavoro. Skills utili sia per il lavoro ma di base anche nella vita di tutti i giorni.
Un applauso alla democratizzazione della diplomazia!
Questo punto poi porta a citare anche di chi non sempre c’è possibilità di portare, ossia i meno fortunati, quelli che hanno bisogno e non sempre vengono aiutati.
È importante, dice Carolina, connettere i super ricchi e chi non ha niente, ridurre questo gap. L’invito di prender parte alle iniziative di questa organizzazione è quindi esteso a tutta l’audience, affrettatevi!
Anche perché ha la base in Brasile ma si sta espandendo. Tramite zoom si cerca di unire dai ragazzi del Brasile a quelli di Timor ad ora, ad esempio, tramite Britalians TV i ragazzi dell’UK e dell’Italia.
Cosa farebbe Carolina Larriera se fosse fantasma per un giorno.
Erica: “Se fossi un fantasma per un giorno cosa faresti?”
A Carolina piacerebbe viaggiare nel tempo, nel periodo tra le due guerre.
E visitare i Paesi non direttamente parte della guerra come il Brasile, per vedere come la vedevano, e come indirettamente ne presero parte.
Perché la guerra nonostante tutto è stata il primo passo verso la globalizzazione del mondo.
Non a caso il viaggiare molto e le compagnie aeree sono nate proprio con la guerra e subito dopo di essa. Il conflitto mondiale ha catalizzato questi processi.
Tanto che il mondo dopo il Coronavirus è un nuovo tipo di mondo che catalizza l’industria farmaceutica per produrre un vaccino in un tempo record mentre richiede 10 anni per il suo sviluppo solitamente. È un processo davvero fantastico. E stiamo facendo esperienza di qualcosa di unico.
La situazione Covid in Brasile.
In Brasile la situazione Covid a dir di Carolina non è molto positiva. Il lockdown è iniziato tardi. Fonti governative hanno fornito messaggi contrastanti, ma la gente per la sua curiosità intrinseca ha cercato risposte a ciò che non tornava, e ciò ha creato molta confusione.
Anche in Brasile quindi chiusi in casa come a Londra.
Marco: “Andiamo a cacciare per il cibo.”
Erica: “Abbiamo papere che corrono, scoiattoli.”
Erica: “Le trovi dove non avresti mai pensato!”
Marco: “Come nella mia giacca!
Io sono bravissimo e non ho neanche bisogno del fucile, mi basta andare dietro e le prendo.
Sono un genio.
La mia intelligenza è sprecata.
Avrei dovuto essere un Primo Ministro o qualcosa altro!”
La pizza in Brasile.
Ultime battute prima di lasciare il nostro ostaggio.
Marco: “Ora parliamo di cose serie. Come è la pizza in Brasile?”
Carolina ci parla di un tipo di pizza brasiliana con cioccolato al posto del pomodoro e banane, una pizza dolce insomma!
Marco: “Prima hai parlato della globalizzazione.
Perché non posso prendere un caffè decente a Londra ancora?
Abbiamo comprato il caffè italiano, la macchina!
Datemi un caffè!”
Carolina: “Perché devi farlo tu!”
Marco: “Abbiamo la moka.
Faccio crescere i miei fagioli!
Sul balcone.
Abbiamo le lampade.”
Erica: “Abbiamo l’angolo del Brasile sul balcone!”
Marco: “Balliamo la Macarena!”
Erica: “O la Lambada!”
L’invito a guardare un nuovo capitolo della vita di Carolina.
Carolina, come molti altri ospiti di Britalians TV è stata tenuta in ostaggio per più di un’ora porella. Oltre ad avere avuto a che fare con terroristi e guerre ora nel suo curriculum dovrà aggiungere questa nostra esperienza!
In realtà parlare con lei è stato così arricchente e piacevole che il tempo è passato così velocemente per i nostri Marco ed Erica!
Se volete pertanto assistere a questo nuovo capitolo della storia di vita di Carolina non perdetevi questa puntata!