Tue, 31 August 2021 - By Marc Vezzi
Il cantante della Pennsylvania parla dell’abbandono della carriera ingegneristica e della sua passione per la musica. A breve uscirà il film che lo vede protagonista, 116 MacDougal.
Come inizia questo episodio.
Good morning everyone!
Iniziamo questa nuova puntata con Marco che fa una confessione: “Amo me stesso davanti alla camera!”
Apprezziamo la sincerità e l’autenticità dei nostri due italiani all’estero!
Marco presenta questo show che è completamente differente rispetto a Between 2 Italians. Marco and Erica #talkshow sarà così innovativo e nuovo che rispetto al precedente di diverso presenta solo il nome, pensate!
Anche le battute di Marco, quelle scandalose e imbarazzanti righe sono le stesse!
Erica: “Le stesse di quando ci siamo incontrati la prima volta 10 anni fa!”
Tanto che piange ogni giorno, ancora di più, con il lockdown with Marco!
The story of a country singer with an original life.
Oggi un ospite speciale, un country singer. È stato inoltre ingaggiato per un film che uscirà nel 2022, 116 MacDougal.
Ma è soprattutto un cantante. Marco: “Ed è un country singer, quindi non canta in città ma fuori!” Ok Marco! Come ricorda Erica, Marco condivide con Matt il fatto di avere rinunciato a una florida carriera per avere voluto inseguire quello che davvero piaceva loro fare.
E i nostri gli chiederanno quindi soprattutto se questa vita è così rilassante come nei video e nelle canzoni country. E oltre a mettere in luce la sua carriera fin qui e i progetti, entreranno nelle profondità del suo essere, presenteranno i suoi pensieri, le sue aspirazioni, come è come persona. Parleranno di come ha lasciato il campo ingegneristico per seguire la strada in cui veniva incitato da suo papà. Parlerà di come i suoi amici hanno visto questa sua scelta. E presenterà il suo nuovo singolo. Il tutto tra una battutaccia e l’altra di Marco, un qualche esercizio per sviluppare le tonalità della propria voce e la povera Erica che viene redarguita mentre cerca di farsi comprendere (Marcoooo!!!). Ci stavamo dimenticando, scopriremo le sue vere origini! Imperdibile!
Ecco, quindi, a voi Matt Westin!
La storia (in versione breve) della vita di Matt: alla ricerca della propria strada.
Subito una domanda netta per Matt: “Tu ami te stesso?”
Sì, cerca di amarsi. Gli piace mangiare sano e allenarsi ogni momento e far sì che i suoi capelli appaiano bene. Quindi fa palestra ma tante altre cose tipo sollevare oggetti pesanti, e non solo la tastiera Marco!
Marco: “Pensi la palestra sia un luogo adatto anche per le coppie?” Certo!
Erica: “Grazie per l’onestà, ne abbiamo bisogno!”
Matt è collegato da dove è nato e cresciuto, a Pittsburgh in Pennsylvania, nel nord-est degli USA.
Marco capisce erroneamente che la temperatura da Matt è di una 70ina di gradi… Marco!
Marco: “Pensavo ti stessi sciogliendo…. Grande resistenza!”
Nonostante le 5 ore a disposizione per raccontarcela, Matt decide di esporci la versione corta della sua storia.
Ha iniziato infatti a suonare e cantare professionalmente solo pochi anni fa.
Ha prima di tutto conseguito due lauree in ingegneria.
Ma poi si è accorto di avere commesso un errore.
Nonostante all’inizio gli sembrasse interessante e il suo campo poi ha compreso che non era quella la sua strada. Ha comunque per un periodo lavorato da ingegnere ma, dopo avere provato, ha compreso di aver bisogno di altro.
E allora ha iniziato a fare l’attore, a Los Angeles.
Poi improvvisamente suo padre si è ammalato ed è morto, tanto che il giorno in cui viene intervistato da Marco ed Erica è l’anniversario della sua morte.
Completamente distrutto è tornato a Pittsburgh. Aveva un legame particolare con suo papà, era il suo eroe.
È tornato nel suo paese natale, depresso per mesi, finché non ha trovato un qualcosa che ridesse senso alla sua vita. Gli è venuto in mente che avrebbe potuto onorare la memoria del suo amato papà dedicandogli un album e perseguendo la carriera musicale. Suo papà amava molto il suo canto e lo aveva sempre incoraggiato in ciò.
E questo è stato importante per il suo processo di crescita, per scegliere la strada che davvero gli confaceva di più.
La pratica musicale nella vita di Matt.
Per musica non ha potuto ancora viaggiare tanto, anche a causa della pandemia.
Marco: “Davvero, che cosa è successo?”
E fin ora ha viaggiato per il semplice gusto di viaggiare, perché gli piaceva far così.
Il suo ispiratore, nonostante sia un country singer, è stato Frank Sinatra. New Yooooooork, New Yoooooooork!
E al collegio che frequentava ha provato a imitare Sinatra ma lo hanno rifiutato. Marco: “Ti hanno picchiato! Orribile”
Poi si riferisce a Toby Keith, Garth Brooks, Johnny Cash.
E per migliorarsi non si divide in due, Marco, e discute tra i due sé! Cerca di emulare il suono che vuole riprodurre e ci lavora, il fare pratica pian piano ti porta i risultati. Che poi tramite la memoria puoi riproporre subito quando ti esibisci.
Ecco la mente da ingegnere che dà il suo contributo alla carriera da artista.
Marco: “E’ un dono della nascita essere intelligente! Odio me stesso.”
Erica: “Ora siete due di fronte a me!”
Marco: “Dobbiamo dire che siamo dispiaciuti al resto del mondo!”
Lo definiscono un baritono. Matt però non lo può confermare: può interpretare le canzoni di Cash ma andare più alto di quanto riusciva lo statunitense.
E ci canta in diretta Folsom Prison Blues di Johnny Cash, awesome!
La voce gli permette di cantare in modo molto profondo. E questo grazie anche ai suoi “allenatori” sul set del film in cui recita e canterà questa song.
Marco propone di fare un esercizio tutti assieme: espandere il range della voce di Erica. “Erica va molto alto quando è arrabbiata, spacca i vetri. Questi sono gli unici salvati (prende in mano il bicchiere). Facciamo un esercizio!”
Vedrete quindi i nostri con una penna in bocca provare a spingere la loro voce in alto fin quando non la sentono nella fronte, e quindi memorizzano il livello raggiunto.
Un applauso.
Marco: “Siamo qui per intrattenere la nostra salute mentale, non quella di altri!”
Matt è molto felice di incontrare nuova gente.
Marco: “Ma vuoi mettere tra “nuova gente” e “Marco ed Erica”?
Dirai a chi trovi che hai incontrato questi due Marco ed Erica e hai voluto essere loro amico?”
Matt: “Le persone migliori che ho mai incontrato, ever!”
Applauso!
Il Johnny Cash di 116 MacDougal.
Passiamo però più approfonditamente sul film in cui interpreterà Johnny Cash, 116 MacDougal.
Da anni Matt ha incominciato a fare l’attore. In particolare, per una casa produttrice indipendente che fa piccoli film, soprattutto horror. Proprio una ragazza con cui avevano lavorato qui in passato lo ha consigliato per questo ruolo.
Il titolo si riferisce all’indirizzo del “The Gaslight”, una caffetteria del Greenwich Village di New York dove il truffatore e donnaiolo proprietario John Mitchell ospitava sconosciuti musicisti folk e scrittori Beat. Bob Dylan veniva qui a 18-19 anni a comporre le sue canzoni. E così altri quali Noel Paul Stookey di Peter, Paul and Mary, Tom Paxton, Dave VanRonk, Allen Ginsberg e Jack Kerouac. Il proprietario li ha protetti dalla polizia, dalla mafia, dal governo locale, che volevano impedirgli di diventare icone della contro cultura. Venivano infatti visti come una minaccia.
Una rappresentazione, quindi, tratta dalle storie dei sopravvissuti, di un pezzo di storia americana e musica americana.
Tra questi folk musicians si è venuto a sapere che c’era anche Johnny Cash. E per il suo ruolo è stato contattato il nostro Matt su suggerimento di questa sua collega di lavoro.
Era mezzo ubriaco in un barbecue in famiglia di metà estate quando gli è arrivata la telefonata.
Ma aveva appena registrato alcune canzoni blues quindi le ha inviate.
“In poche ore è stato unanime: mi hanno preso a fare Cash ed ero l’unica persona dell’audizione.”
Marco: “Applauso ad avere opportunità senza competizione!”
Presto spera inizieranno a filmare perché hanno dovuto chiudere già a causa dell’arrivo della pandemia e ora le restrizioni pongono difficoltà a un cast che proviene da diverse parti del Paese a trovarsi a lavorare.
Il primo album in onore del padre.
Matt ha pubblicato il suo ultimo singolo Thin Blue Line di recente. Abbiamo lasciato prima il discorso del fatto che avesse deciso di intraprendere la carriera musicale in onore del padre.
Effettivamente tramite un amico comune è stato presentato al musicista, cantautore, produttore di fama mondiale Bryan Cole, al quale è piaciuta la sua voce.
Cole lo ha portato nello studio di registrazione Tonic Recording Studios e nel 2018 è uscito il suo disco di debutto, Legacy, in onore di suo padre.
Le connessioni, chi conosci, i contatti spesso fanno la differenza.
Guadagnarsi il supporto degli amici.
Marco: “I tuoi amici ti supportano o no?”
Domanda complicata. Molti no, lo hanno ritenuto pazzo a volere abbandonare una florida carriera e un percorso che lo aveva portato a 2 lauree.
Ma ha rischiato e ha lottato.
Sullo sfondo un dipinto del migliore amico della sua ragazza.
Matt ha questa morosa che non canta con lui tranne qualche karaoke e che è specialista di tinta. Gli cura i capelli.
Marco: “Non parlarmi di taglio capelli, questi sono lunghi!
E il mio colore è blonde 8, il tuo?”
Matt: “Non lo so! Ora tutti lo sanno che tu sei tinto!”
Marco: “Tu non lo sapevi Erica?”
Erica: “No!”
Marco: “Uno shock!”
Ritornando agli amici, la vita di Matt è impegnativa sì, ma la preferisce rispetto a prima perché questa davvero lo rende felice.
E inseguire la sua felicità ha fatto sì che anche i più scettici tra i suoi amici si ricredessero. Ora tutti lo supportano.
Riconoscono la sua contentezza e il suo talento. E anche il coraggio di avere voluto perseguire il suo sogno.
Marco: “Mi sento nello stesso modo. Entrambi, io ed Erica, abbiamo scelto altre strade.
Erica era primo ministro.
Ha preferito essere un artista tormentata!
Io ero il proprietario di 4 aziende in Russia, Filippine e Italia e facevo bilioni e ho lasciato per ciò!”
Matt sentiva che da ingegnere non riusciva a sviluppare il suo lato creativo, e stava perdendo la strada della sua vita. Pertanto, ha provato anche l’ingegneria e poi è tornato in carreggiata seguendo ciò che voleva davvero fare, o almeno provando ciò che si sentiva dentro di fare.
La religiosità di Matt.
Il nostro ospite è cristiano, crede in Dio. Dopo la morte di suo papà si è un po’ allontanato. Poi vi è tornato. Si reca alle celebrazioni con il suo fratello più piccolo. Anche lui canta ma è timido, non si espone. È un medico, un dottore, un farmacista. Marco: “Vende droghe?” È un professionista che ha molto successo.
La rivelazione sulle vere origini di Matt.
A questo punto la rivelazione che dà la svolta a tutto l’episodio.
Marco: “Mangi italiano?”
Matt: “Sono italiano! Originario della Calabria!”
E sotto l’attenta supervisione dei nostri due frizzanti conduttori lo vedrete dire: “Oggi è una bella giornata!” in italiano!
Applauso.
E gli italiani sono in gran numero negli Stati Uniti. Si riconoscono perché volano “Paisà!” o quando si brinda “Salute!”
Gli Italiani qui sono come un virus benevolo, Italian19, integrato perfettamente in questo melting pot.
Matt non ha mai visitato l’Italia e l’Europa ma presto lo farà, ama la storia e la cultura e siamo certi gli piacerà!
Matt svela i suoi “segreti”.
Dopo un intervallo musicale in cui i nostri frizzanti conduttori improvvisano Volare, scendiamo in profondità!
Marco: “Ci conosci da un po’ di tempo ora. Giusto? Dimmi se sbaglio.
C’è qualcosa che non hai mai detto a nessuno? Qualcosa che dovremmo sapere di te?”
In realtà no, Matt è un libro aperto. Certo però deve confessare che, come ha fatto il nostro Marco durante le interviste della quarantena, non ha i pantaloni!
Matt è nato e cresciuto in un sobborgo operaio e borghese di Pittsburgh in Pennsylvania. Il papà era macchinista, la mamma infermiera.
Ed è sempre stato permeato da una mentalità del duro lavoro. Là amano il football e il bere. Vi è uno stupendo melting pot. E fuori dalla città la campagna, dove molta gente lavora duro la terra.
Pittsburgh veniva un tempo chiamata Steel City, città d’acciaio perché grazie alla vicinanza a importanti giacimenti di carbone e la sua collocazione fluviale era una delle più importanti città industriali del mondo.
Ha aiutato a costruire il Paese, pur non essendo una città gigantesca.
Matt non conosce molti country singers in Pittsburgh, li conta sulle dita di una mano. Lui è forse il più conosciuto.
Marco: “Pieno di paparazzi, ti capisco!”
Anche qui a Londra ce ne sono a pieno!
Fatemi dormire!”
Una persona reale e autentica, che cerca sempre di essere sé stessa. Che si sta creando secondo ciò che sente. Ed è grato di parlare con i nostri super intervistatori, perché ha così la possibilità di conoscere nuova gente, di parlare al mondo.
Si è reinventato dal nulla, onorando la memoria del padre. E questo lo motiva a perseguire su questa strada, e a non mollare. Il traguardo è più importante.
Le tragedie non sono mai tali, anzi si possono sempre trasformare in possibilità e opportunità.
Il suo ultimo singolo, Thin Blue Line.
Mentre aspetta di prender parte al nuovo film quindi Matt promuove il suo ultimo singolo, Thin Blue Line, perché contiene un messaggio positivo, di cui tutti abbiamo bisogno, oggi più di sempre.
È questo un tributo a tutti gli uomini e donne che si occupano della sicurezza mettendo a rischio la propria.
Matt ha amici retaired che lavoravano nel Police Department.
Marco: “Retarded?” Marcoooooooooooooooooooooooooooooooo!
Marco: “Hai detto tu che molti amici non ti supportavano molto agli inizi!”
Persone che vedono il lato più oscuro del mondo quotidianamente. E, nonostante ciò, tornano a casa ogni giorno ad essere padri e madri, mariti e mogli. Un sacrificio che fanno per tutti, che spesso non è ricordato o sottolineato.
Persegui quello che ti fa sentire te stesso: il cantante country (ingegnere) Matt Westin!
Una persona fantastica, un essere umano reale, che aspettiamo ancora di ascoltare e di vedere nel prossimo film!
E avrà sicuramente tutto il successo che si merita!
Se vuoi vedere una storia di vita autentica, il perseguimento di ciò che ti piace scegliendo di vivere da country singers rispetto che da ingegneri, non perderti questa fantastica puntata!